Una lunga e affascinante storia di rinascita
Il complesso architettonico fu costruito a partire dal 1346, sui resti del distrutto palazzo dei Da Camino Signori di Treviso, per ospitare il convento dell’ordine dei Servi di Maria con la chiesa dedicata a Santa Caterina d’Alessandria.
Soppresso il convento nel 1772 e cessata ogni destinazione religiosa degli spazi nel 1806, gli edifici, chiesa compresa, furono utilizzati come caserma e magazzini militari. Questo provocò gravi manomissioni e alterazioni delle architetture e delle decorazioni, nonché la totale dispersione del patrimonio artistico e degli arredi contenuti.
Dopo gli ulteriori gravi danni subiti con i bombardamenti del 7 aprile 1944 e del 10 marzo 1945 e dopo la scoperta, in quelle tragiche circostanze, del tesoro di affreschi nascosto da secoli sotto gli anonimi intonaci che imbiancavano le pareti, per l’antico complesso di Santa Caterina si è prospettata una vera e propria rinascita, resa possibile grazie ai restauri avviati per destinare l’intero complesso, a sede delle ricche collezioni archeologiche e di arte antica dei musei civici della città.
Così oggi è possibile ammirare:
- gli Affreschi trecenteschi e quattrocenteschi nella chiesa, che ospita anche il prezioso Ciclo di Sant’Orsola di Tomaso da Modena.
- la Sezione Archeologica al piano terra e piano interrato del convento
- la Galleria di Arte Medievale, Rinascimentale e Moderna al piano nobile.